A 2 anni di distanza dalla tempesta VAIA i cantieri vanno avanti. Opere per il recupero di quanto distrutto, per la sistemazione di edifici ed infrastrutture, anche stradali, irrimediabilmente compromesse in quei giorni di fine ottobre da un vero e proprio cataclisma abbattutosi sulle nostre montagne.

Ci sono però opere che di ripristino pare abbiano ben poco, anzi. Nel mucchio di quanto incentivato e di prossima cantierizzazione ne spiccano alcune che stonano, se non altro, con gli scopi nobili del piano di recupero governativo.
Tra queste, tre in particolare, hanno suscitato la preoccupazione di due enti che fanno del rispetto degli ambienti alpini una delle loro missions. Il CAI regionale e Legambiente FVG si sono mobilitati per portare alla pubblica attenzione quanto potrà avvenire nel prossimo futuro sulle montagne carniche.
E’ con la mobilitazione delle prossime giornate che chi ama la montagna, così come ci è stata tramandata, può far sentire la propria voce. Credo fermamente che questo scempio non sia condivisibile in maniera alcuna, per me, per l’ambiente alpino delle Alpi Carniche e per le generazioni future che potrebbero ritrovarsi un Luna Park come quelli sempre più estesi a breve distanza dalla Carnia.
Ho sempre ritenuto inopportuna l’apertura al traffico veicolare delle strade forestali. Sia ben chiaro, sono uno dei pochi operatori che può parlare a ragion veduta in tal senso. Che l’accesso alle strutture di alta quota a gestori/malgari/operatori sia sacrosanto questo è fuori da ogni dubbio ma bisogna anche evitare l’ipocrisia di far finta di nulla quando le cose prendono una piega che non va! Non è garantendo l’accesso alla folla che la montagna si salva, anzi! Così come manifestazioni fuori luogo che nulla centrano con il contesto o, ancora, realizzare nuove arterie forestali dove nemmeno ci sono i boschi.. Allego in forma di PDF scaricabile le interessanti, e motivate, osservazioni che gli enti su indicati hanno inoltrato a tutti gli organi competenti coinvolti in queste reaalizzazioni.
Date un’occhiata per capire meglio la questione.
Per questo e tanti altri motivi su cui potremmo confrontarci direttamente, raccolgo l’invito di Legambiente FVG e del CAI FVG, e lo estendo a tutti voi lettori di Ai piedi delle Carniche, di partecipare numerosi alle “camminate di protesta”, organizzate per:
8 Novembre, Passo M. Croce – Rifugio Marinelli (ritrovo ore 10 al passo)
15 Novembre, Piani di Vas – Rifugio Cjampizzulon – Malga Tuglia
22 Novembre, Casera Mediana – Casera Tragonia
Gli organizzatori comunicano che le escursioni si svolgeranno nel rispetto delle disposizioni anti-covid e potranno eventualmente subire delle variazioni anche in base alle condizioni meteorologiche. Per partecipare sono indispensabili abbigliamento e calzature da montagna e mascherina. Obbligo di iscrizione inviando una mail a carnia@legambientefvg.it entro le ore 15 del giorno precedente. Trasferimento in auto e pranzo al sacco a cura di ciascuno dei partecipanti.
Maggiori info su https://www.legambientefvg.it/
Grazie, O.
