Condivido volentieri con i miei lettori questo progetto del Teatro Stabile del Veneto che, sicuramente, si muove nella stessa direzione dei pensieri che, da sempre, guidano il cammino di Ai Piedi delle Carniche. Una situazione pandemica che un anno fa ci mise di fronte ad un modo di vivere diverso da un'assodata quotidianità. Uno stop... Continua a leggere →
Quel lago nascosto
A volte penso di essere così attaccato alle montagne perché da loro so che non posso aspettarmi altro che emozioni controllabili o che stanno alla mia portata. C’hai mai pensato? Se vai per monti è raro trovare qualcosa che rovini il contesto, una nota stonata in quella bellissima sinfonia delle cime. In altri ambiti della... Continua a leggere →
L’anima d’acqua di Mediana
Quanto distanti sono gli estremi che si possono ancora vivere in montagna? Quanto è lecito attendersi dal futuro di queste terre e da chi queste terre le governa? Oggi sono a Sauris e da poco sono transitato sotto all'arrivo di quella che diventerà la zip line più lunga d'Europa, seppur suddivisa in 3 tratte. A... Continua a leggere →
Quel sentiero aristrocratico, dal nome Nobile
Tra i gruppi montuosi della montagna friulana quello del Sernio-Grauzaria spicca già dalla pianura. Lo skyline disegnato da questo gruppo verso nord, quando percorri le strade che salgono ai monti, è inconfondibile. La piramide appuntita del Sernio svetta solitaria, divisa da una profonda sella dalla vicina Grauzaria, meno solitaria se vista da quaggiù. E anche... Continua a leggere →
Morgenleit e Malins, il mio orizzonte
Li ho guardati per tre anni, esaminandoli attentamente. E per tre anni ho visto il migrare dei colori di quei pascoli. Dal giallo spento che succede alla neve primaverile, al verde acceso delle prime erbe, che riprendono vigore tinteggiando nei colori della primavera, quelle verdi dorsali così vicine eppure, per tre anni, così lontane. A... Continua a leggere →
