Bella Venessia – Passo Monte Croce

Una delle arrampicate classicissime della zona di passo M. Croce è senz’altro, assieme allo “spigolo De Infanti”, la “Bella Venessia” allo spallone del Cellon, o Creta di Collinetta che dir si voglia.

Il tracciato della via, tratteggiata la discesa in corda doppia

L’accesso alla via è rapido e comodo attraverso un sentiero che parte dietro all’ex casermetta, sul confine italo-austriaco (dietro a un muretto). In circa 5 min si raggiunge l’attacco della via posto a dx di una dorsale di roccia dove sono state attrezzate vie ben più difficili.

1° tiro: è la lunghezza più impegnativa della via “classica”. Per placche lavorate si arriva ad un singolo di 5c che va un pò studiato (se non ricordo male c’è un buchetto sulla dx che risolve tutto), poi facilmente alla cengia sovrastante dove si sosta sugli alberi con un cordino (non presente).

2°tiro: Con fare guardingo si attraversa verso sx sulla cengia scavalcando il sassone, e l’annesso bucone, per guadagnare poi sulla dx il seguente diedro con primo spit. Seguire le attrezzature per qualche m e poi deviare decisamente per placche a sx raggiungendo la sosta cementata. 4c

3°tiro: si continua il lungo traverso per placche e una fessura, giungendo alla successiva sosta nei pressi di un abete (tracciato evidente, seguire gli spit). 4c

4°tiro: Verticalmente si mira ad uno strapiombetto dove l’uscita in placca di equilibrio richiede attenzione. Si continua quindi fino alla comoda cengia dove c’è la sosta cementata. 5c

5°tiro: Si procede per una fessura sulla dx della sosta, con passaggio “ambiguo” e protezioni un pò distanti riguadagnando centralmente le placche. Poi con bei passaggi ammanigliati alternati a placche alla sosta. 5b

Cristian sale la quinta lunghezza

6° tiro: lunghezza semplice su placche fessurate. 4a

Discesa: dall’ultimo tiro calarsi sui fittoni cementati fino alla cengia di partenza del 5° tiro; da qui sulla sx si attraversa senza difficoltà per circa 15m trovando due fittoni cementati. Da qui con 2 calate da 25m (la seconda si troverà in una nicchia nella roccia, si raggiunge il bosco sottostante. Si scende quindi per una traccia a tratti ripidi ove son presenti dei cordini in acciaio, un pò mobili, per aiutare la discesa.. In circa 15 minuti al parcheggio – attenzione alle vipere nelle giornate calde!

Nel complesso una via piacevole, solare e riparata dal vento che tira sempre dall’Austria ( a parte il primo tiro). L’ho fatta svariate volte ma è sempre bella. La roccia è ottima, non unta. Le attrezzature sono buone, a volte un pò distanti ma non è necessario integrare.

Cristian sul 5° tiro

Sulla stessa parete è stata tracciata la via “Arturo il climber duro” di difficoltà più elevate; da provare il tiro a sx del 5°tiro della Bella Venessia… Un 6b di placca e aderenza dove ho sudato 30 min per guadagnare 2m di parete, lasciando metà gomma delle scarpe 🙂

La calata dalla cengia

AGGIORNAMENTO 2018: E’ stata aggiunta un’ulteriore lunghezza di corda (20m-5b) che termina sotto rocce rotte verticali più scure. Poco sotto la sosta prestare attenzione a dei grossi massi a parete dello scrivente piuttosto instabili. Rientro in corda doppia come precedentemente descritto. Altra novità, tutta la via è stata riattrezzata con piastrine inox a distanze da falesia. Sono sufficienti 12 rinvii per percorrere l’intero tracciato in tutta sicurezza.

5 risposte a "Bella Venessia – Passo Monte Croce"

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  1. In effetti è una bella via ma con spit ormai un pò datati.
    Oggi,sul penultimo tiro di Arturo, il primo spit dopo la sosta non c’è più e abbiamo ripiegato su Bella..
    A distanza di oltre 20 anni le placche del Cellon sono sempre lì a farci lavorare con la testa e i piedi.
    Ciao

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  2. Aggiungerei un paio di rinvii alla dotazione, giacchè nei tiri più lunghi 12 non bastano 😃
    Inoltre, la corda da 70 (forse un po’ allungata dall’età?) mi è bastata per una singola calata… Che quindi è ben sotto i 50 m.

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    1. Allora hanno apportato delle modifiche (?). Fino a un paio di anni fa le calate erano fattibili con corda da 50m. La calata principale però (l’ultima in discesa) era percorribile in maniera unica con corda da 70, altrimenti toccava smezzarla e fare 2 calate (sosta presente). Anche i rinvii, sulla parte bassa e cioè della via storica, gli spit erano piuttosto distanti e 10 rinvii erano sufficienti. Sui tiri più recenti (in alto) la spittatura era differente. Ben venga se hanno realizzato altri lavori e grazie della segnalazione

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