DiroDero 2.0 (reloaded) alle placche S del Pal Piccolo

19.07.2013

La curiosità mi spinge a salire una nuova via realizzata da pochissimo sul versante S del Pal Piccolo, in un posto particolare che non è il pilastro Ovest (spigolo) nè la scogliera nè il Panettone. La via in questione, che chiamerò Dirodero 2.o perchè realizzata dalla stessa coppia che ha attrezzato la Dirodero alle Placche della Val di Collina (vedi post nella sezione arrampicata) e cioè da Attilio De Rovere e Alvise Di Ronco, risale infatti uno dei pilastri di roccia sanissima ben visibili dalla strada statale per passo monte Croce e compreso tra le pareti del Panettone / Salto a dx e la strada a sx.

Effettivamente mi son sempre chiesto come mai non ci fossero vie su quella che sembrava una struttura piuttosto invitante ma non sono mai andato oltre il pormi tale interrogativo e continuare verso mete più conosciute.

Oggi sono andato proprio con l’intento di salirla dopo aver chiesto sommari lumi ad uno dei realizzatori che tuttavia mi sconsigliava la ripetizione perchè ancora non troppo pulita soprattutto nel primo tiro.. Ma oramai il meccanismo stava girando e trovato un compagno mi sono cimentato nell’ascesa senza sapere bene nè come arrivare all’attacco, nè la lunghezza della via nè tantomeno i gradi dei tiri.

So solo che l’anno scorso ho intravisto un cavo metallico oltre l’ultima galleria della statale e stamattina di lì siamo saliti, superando il dislivello aiutati anche da dei gradini metallici infissi apposta per gli scalatori che oltre alla dirodero 2.0 vanno verso la falesia del Tornante (altro posto molto in voga attualmente). Per arrivare all’attacco infatti dal “solaio” della galleria si va per erbe e ghiaioni verso l’evidente struttura guidati da degli ometti. Il fatto che su di una vecchia opera paramassi ci sia, caduto chissà da dove, un vecchio casco in vetroresina con tanto di nome del proprietario austriaco del soccorso alpino mi fa pensare e sperare che non sia di qualche morto. Bel modo di avvicinarmi ad una nuova via di cui non conosco nulla..

L'accesso dalla statale
L’accesso dalla statale
Verso l'attacco oltre gli abeti
Verso l’attacco oltre gli abeti

Le sommarie indicazioni mi dicono di arrivare al primo tiro percorrendo un ripido prato in salita e quello può essere unicamente quello all’estrema dx della falesia, dove fa bella mostra di se il piccone utilizzato per ripulire la via dai detriti e per realizzare una specie di sentierino fino all’attacco vero e proprio, posto dietro a dei giovani abeti, in posizione un pò precaria vista la ripidità del versante- Tuttavia indosso le scarpe tranquillo per la presenza di uno spit a cui mi assicuro per le manovre di rito.

La partenza del primo tiro
La partenza del primo tiro
Alla prima sosta
Alla prima sosta

Un ciao al mio compagno e parto per questa nuova avventura. La linea da seguire è piuttosto evidente e si differenzia da altri tiri della falesia per l’evidente relativa facilità. La spittatura è buona è dà quella fiducia che a volte manca agguantando prese parecchio sporche di terriccio e detriti.. Ma procedo lo stesso verso dx, il tiro da pulito sarà interessante, immagino attorno al 5c/6a. Uscito dalla paretina principale la sosta è in vista, sotto ad un tratto verticale.. un ultimo traverso di 5m mi fa un attimo tribolare e mettere l’unica integrazione alla spittatura presente, un frend, per evitare che in caso di smottamento del sassone dove i piedi si appoggiano faccia una brutta fine. In sosta indenne recupero un ottimo Fra che sale veloce.

Il secondo tiro parte subito duro, il passaggio più impegnativo della via, ad occhio un 6a un attimo di forza ma ben chiodato che porta a sbucare su delle placchette più appoggiate che si rimontano facilmente fino alla sosta successiva. L’arrampicata è sempre bella, qua la roccia vista la pendenza più bassa risulta più pulita.

Fra sul tratto chiave
Fra sul tratto chiave
Verso la seconda sosta
Verso la seconda sosta

Torno in testa per quello che risulterà l’ultimo dei tiri nuovi, un tiro che posso considerare come tra i più belli di questa difficoltà se paragonati alle altre vie simili della zona: ad un iniziale tratto verticale con movimento bellissimo fra grossi sassi aggettanti segue una placca stupenda con tutto quello che serve al posto giusto, la spittatura è sempre ben posizionata e si esce dalla via molto soddisfatti per questo tiro/perla.. La sosta viene attrezzata su di un golfaro preesistente che segna l’inizio della parte superiore, via di bassa difficoltà attrezzata ad anelloni ma meritevole di essere percorsa per la qualità della roccia che risulta favolosa.

Quasi all'uscita
Quasi all’uscita

DSCF5036

Fra in uscita
Fra in uscita
Lungo le attrezzature in rientro
Lungo le attrezzature in rientro

Decidiamo per il rientro essendo il tempo tiranno e seguiamo quindi integralmente il codino d’acciaio che porta a rientrare su di una vecchia mulattiera di guerra e quindi sulla strada statale..

In conclusione una bella mattinata con qualcosa di nuovo nella memoria, magari non diventerà una classica come lo spigolo De Infanti ma se concatenata con quanto gli sta sopra la lunghezza nel complesso si fa piuttosto interessante!

Omarut e Fra

Info utili: via sportiva di 3 lunghezze allungabile unendo vie già presenti sulle facili placche superiori. Difficoltà e lunghezza stimate: 1L: 20/25m 5C-6a; 2L: 25m 6A; 3L:30m 5B/C. Materiale necessario: una dozzina di rinvii e ghiere (via sportiva ben protetta, non serve integrare); rientro dall’uscita della terza lunghezza seguendo il cordino in acciaio verso sx (faccia a monte) fino alla mulattiera dismessa e quindi al parcheggio di passo Monte croce.

AGGIORNAMENTO 24.09.2013. La relazione del chiodatore è disponibile qui http://calcarea.wordpress.com/2013/09/20/weg-durch-die-wal/. I gradi dati dallo stesso si discostano dalle mie proposte in quanto il primo tiro è dato 6a+, e il terzo 5c. Interessante la prosecuzione proposta che si discosta dalle vie di De Infanti già conosciute per raccordarsi a una vecchia via “a nut” (non mi piace dire trad) sulla parete del salto che si raggiunge con 2 corde doppie. Onore ai lavoratori!

2 pensieri su “DiroDero 2.0 (reloaded) alle placche S del Pal Piccolo

    1. Si, hai ragione. Il post era stato scritto subito dopo l’apertura delle prime lunghezze quando ancora le altre (quelle dopo la calata) non erano state “sistemate”.. Il report completo della via è descritto sul relativo post del blaog “calcarea”. Ciao!

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