23.02.2014
Finalmente il sole! Da 2 mesi in Carnia piove e nevica quasi ogni santo giorno e di conseguenza il bollettino valanghe di quest’anno ha raggiunto numeri mai visti (grado 5) ed attualmente sosta su un 3 che la dice lunga.
Periodo strano questo, poco freddo, neve pesante ed umida sotto alle nuove nevicate più fredde hanno dato il via a valanghe di fondo sui versanti meridionali di grosse dimensioni in posti mai visti.. Oggi purtroppo toccherà bloccare l’entusiasmo e dirigersi in qualche posticino tranquillo, di quelli che non ti fanno stare continuamente con le antenne alte con queste condizioni.
Tra un Neddis e una forcella Plumbs decidiamo per la seconda, siamo un gruppetto di gente piuttosto eterogenea.
Parcheggiamo all’edelweiss, dopo Collina, e finalmente a stare fermi si battono i denti per il freddo.
Neve ce n’è parecchia, tracce di sci nessuna mentre le ciaspole hanno scavato un’autostrada.
Cominciamo la salita della strada forestale inoltrandoci nel bosco e nelle radure che si aprono poco più su. Neve tanta, ovunque, farinosa quei 30 cm sopra che garantiranno una bella discesa. Saliamo ancora, e più su dobbiam fare slalom fra grossi buchi nella neve dove il terreno caldo ha mangiato l’intero manto dal basso. Evidente l’assenza del freddo in quest’inverno, ci sono ruscelli che gorgogliano come a primavera, il tutto in contrasto con il mese di febbraio e quella che dovrebbe essere ben altra normalità.
Al bivio, poco prima del ponte, Fede guida verso la scorciatoia memore di passate esperienze. Anche io ricordo la salita da questa parte, l’unica che feci su questo itinerario… Solo che gli spazi, man mano che si sale vanno chiudendosi fino a venire completamente “stravolti” da una valanga di enormi dimensioni staccatasi i giorni prima dal Monte Gola. La valanga ha distrutto tutto, finendo nell’alveo del torrente Plumbs e trascinando con se alberi di grosse dimensioni. Le pareti di scorrimento, dure come il cemento, sembrano roccia. Alzo un blocco di piccole dimensioni, peserà 20kg.. Guai a essere in questo posto durante l’evento!

La risalita di questo tratto ci porta via più tempo del previsto e oltre agli scenari “macinati” del contesto valanghivo cominciano a macinarsi anche i maroni di alcuni amici.. La cosa mi dispiace anche se il mio interesse è rivolto a quanto mi circonda. Alla fine decidiamo per l’attraversamento a piedi della valanga cercando di guadagnare l’altro versante. Una breve arrampicata finale e siamo nuovamente in un bosco tranquillo e in breve, finalmente, alla mulattiera.
Oltrepassiamo un ponte carico di neve, spero tenga anche il nostro peso, quest’anno ce n’è tantissima!
I prati si aprono, il sole a poca distanza indora i pendii immacolati di una bellezza quasi struggente. La casera Plumbs non c’è più, sommersa letteralmente dalla neve. Solo una sagoma bianca ricorda forse quello che è il camino della costruzione.
Procediamo, la meta è in vista. Saliamo scegliendo i pendii che riteniamo più stabili sulla sinistra. Guadagnata la dorsale M.Gola – M. Floriz non ci son più patemi e arriviamo alla nostra cima odierna in uno scenario maestoso.
Tutti i profili che conosco bene sono stati modificati dalla spessa coltre, ammorbidite le linee nette, intasati dei piccoli canali che son diventati enormi, coperte rocce dove si sale arrampicando d’estate. Ci godiamo la vista sul gruppo del Coglians e della Cjanevate che scaricano continuamente valanghe di neve per lo più polverosa sui versanti S. Suoni più o meno cupi che attirano l’attenzione di tutti.. Solo un uomo le sfida oggi, Mr. Celso Craighero è un puntino nero che sale lentamente gli ultimi metri verso la cima del Coglians. Celso uber alles, che matto!
Non mi metterei nel vallone del Coglians oggi per neinte al mondo… Però di sicuro lui tornerà alla sua jeep illeso, contento di una sciata straordinaria. Oramai sono 30 anni che fa ste avventure, deve avere un grosso santo in Paradiso oppure lassù non lo vogliono proprio!
In cima si sta parecchio bene, il sole scalda già e non c’è un filo di vento, una giornata ideale insomma. Segue la discesa, su neve immacolata e perfetta, anche se la pendenza non è entusiasmante e conviene non chiudere troppo il raggio di curvatura per non finire “in stallo”… Poi giù nel bosco stavolta seguiamo la mulattiera e senza troppi sforzi torniamo al parcheggio dove abbiamo lasciato le auto.

Certo non una discesa memorabile ma ho rivisto scorci e scenari che avevo dimenticato, anzi, la vallata della casera Plumbs è proprio un bel posto, da tornarci in estate con la famiglia. Comodo da raggiungere, con una vista dalla dorsale vicina veramente spettacolare e a portata di tutti.. E poi qua non c’è sicuramente la ressa!
Omarut, Piut, stiefin 1 e 2, Alex, Mass, Davide, Frà e Ale
Info utili: parcheggio presso l’ex bar EdelWeiss (poco oltre Collina di Forni Avoltri direzione rif. Tolazzi), da qui seguire la strada forestale che porta ai prati della malga Plumbs e quindi inoltrarsi nel vallone superiore mirando alla forcella Plumb tra M. Floriz e M. Crostis. In caso di situazioni di neve pericolose conviene mirare alla dorsale tra M. Gola e Floriz (a N-O della casera) e salire l’intero spallone fino alla punta sopra la forcella.
Dislivello 800m scarsi, diff. MS, tempi di salita attorno alle 2.00 h.