100.000 grazie a tutti quelli che in questi anni hanno seguito i miei scritti dandomi fiducia e spronandomi a fare sempre meglio. L’affetto che mi dimostrate è il miglior carburante di questa macchina, messa in strada 4 anni fa nell’attesa della nascita di mio figlio.
Chi l’avrebbe pensato? Partito come riassunto di un diario alpinistico personale, il blog di “Ai piedi delle Carniche” è diventato un luogo di incontro degli amanti della montagna friulana e i numeri stanno dimostrando che quello che scrivo, oltre a darmi sempre maggior soddisfazione, piace e viene condiviso da tanti che guardano alla montagna nella mia stessa maniera e la vivono in senso generale e profondo, non certo come “sport”.
Vogliamo chiamarla “filosofia di vita” come va di moda ultimamente? No, la mia non è una filosofia di vita, non sono un buon maestro in tal senso nè un vecchio saggio. Quello che provo a trasmettere con i miei scritti è quanto sia facile, fermandosi un attimo, fare un viaggio attorno e e dentro noi stessi se aiutati da ambienti maestosi come quelli delle Alpi Carniche.
Paesaggi, rocce, rifugi ancora spesso troppo silenzioni. La Carnia è anche questo.
Sperando che questo percorso si tramuti anche nella stampa del mio primo libro (trovate qua il link per condividere con me il progetto di “In Carnia, per terre alte” https://bookabook.it/projects/carnia-terre-alte/ ) non posso che ringraziarvi tutti, followers, amici, navigatori dell’internetto…
A presto, sul PC o per montagne poco importa!
Omarut
Grazie a noi? Grazie a te per quello che quotidianamente condividi, con modestia e con passione. Grazie perché mi porti in montagna anche quando, e chi può dirlo meglio di me, non posso andarci o, addirittura, girarmi per vederle all’orizzonte.
Bravo Alpino Gubeila 🙂 nr. 1, simpri.
Un abbraccio
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