11.02.2013
In 2 giorni l’attività di arrampicata sul ghiaccio decolla alla grande e posso finalmente acconsentire alla trasferta transfrontaliera più volte negata all’amico Gian. A Paluzza mi unisco agli amici del soccorso e trasportiamo le nostre chiappe a Mauthen, alla scoperta (per me) di un siluro di ghiaccio di 30m che si alza verso il cielo, sembra un razzo.. Da bravi alpinisti navigati arriviamo alla base senza una corda, dimenticata in Italia, ma i rapporti fraterni di Vale con gli austriaci producono l’effetto sperato e la corda si visualizza tra le nostre mani in 5 minuti.
La struttura sarà tutta nostra per le successive 3 ore. Non c’è un cane, sembra di essere in montagna eppure siamo in paese. L’illuminazione è ben presente e mosta la struttura in tutta la sua “dura” essenza: 4 lati, verticali se non strapiombanti, da una parte annessa la struttura per dry tooling con 2 pezzi di abete penzolanti.. Insomma tanta roba.
Assicurato da secondo (qua si deve far così) arrivo per 3 volte verso metà struttura, poi le mie braccia ghisate non mi permettono altro aiutate in ciò dalle mie picche di vecchia concezione..
Un nerboruto austriaco viene a chiedere il dazio, che per la verità si limita a 5€..
Consigliabile una visita agli amanti del genere!
Info utili: valicare a M. Croce e all’incrocio di Mauthen (chiesa) addentrarsi nel paesetto verso destra.. Fra la casa in breve compare la “supposta ghiacciata”, seguire per l’alpin center o qualcsa del genere e parcheggiare nei pressi di quelle che credo siano le scuole materne.
Omarut, Gian e Vale