Traversata invernale delle creste del Gartnerkofel

15.12.2013

Alla fine son sempre qua, mi daranno la cittadinanza onoraria!

Ritorno a Pramollo una settimana dopo la sciata del Gartnerkofel per un’uscita più ambiziosa. La meta è la stessa ma la raggiungerò attraversando tutta la cresta che collega la sella a destra del M. Kammleiten alla cima del Gartnerkofel. O almeno ci proveremo.

Dalla sella quello che ci aspetta
Dalla sella quello che ci aspetta

20131215_110612

20131215_110620

20131215_111903

Complice la bella relazione sul blog “pics di Mai” vengo incuriosito da questa traversata, al punto di proporla subito al fidato Pelle che accetta entusiasta. La relazione parla di passaggi di I° grado, non dovrebbero esserci particolari problemi. Agghindati di picche, ramponi e quant’altro ci dirigiamo verso la solita stradina della chiesetta, intercettati da un gruppetto di udinesi che dandoci dei “professionisti” si interrogano sulle nostre ambizioni odierne.

Ci congediamo velocemente perchè è tempo di andare. La salita porta via meno del previsto, basta tagliare, quasi sempre su pista battuta, tutto il versante in direzione dell’evidente sella. Passiamo nei pressi della Watshiger Alm, addobbata in modalità natalizia e del suo laghetto artificiale, risaliamo la pista successiva in una solitudine alienante per il posto… Le ancore dell’impianto girano vuote, nessun avventore ancora scende. Un breve traverso nei pressi di un ruscello e risaliamo l’ultima pista, proprio sotto alla sella da dove cominceremo a salire a piedi e ramponati relegando per un pò gli sci sulla schiena. Una splendida giornata di sole.

La dorsale si impenna fra i mughi, seguiamo le tracce ancora evidenti delle uniche 2 persone che ci han preceduto nei nostri intenti. Nelle mani stringiamo le picche, ramponi ai piedi, da qua si fa sul serio.

I primi metri ci vedono subito sgomitare con i mughi che escono dalle macchie di neve presente, poi qualche passaggio su rocce scoperte dove mettere alla prova la tempra delle punte Cassin. Noto con piacere che c’è qualche bollo che affiora sulle rocce, segno che d’estate questo percorso dev’essere un tracciato conosciuto. I bolli ci aiuteranno dove il vento ha cancellato le tracce che ci guidano. La via prende a sinistra, s’inerpica su passaggi di primo grado verso un piccolo diedro sull’orlo della parete Nord. Guardo giu, saranno 100m di salto tetro, meglio muoversi con cautela e soppesare ogni mossa. Penso allo spezzone di corda che ho in cantina, condivido con il Pelle che oggi in questi salti non ci stava male e convengo che siamo degli stupidi. Ma tant’è. Conviene andare avanti.

15122013651

20131215_121111

15122013656

Un bel traverso guida al versante meridionale dove, dopo un altro passaggio su roccia, raggiungiamo un ripido praticello pensile racchiuso tra le nevi. Abbiam guadagnato quota velocemente e ci troviamo sulla lunga displuviale merlettata di punte di roccia e neve, colletti nevosi e spettacolari traversate sopra ad invitanti canali che si tuffano verso il basso. Uno in particolare attira la mia attenzione e mi chiedo se qualcuno lo abbia mai sceso con gli sci.

Un’altro passaggio che da lontano ci preoccupa si rivelerà mediamente semplice anche se i ramponi vanno più d’accordo con la neve e il ghiaccio che con le rocce di questo traverso esposto.

Poi un’altra impennata verso l’ultima cimotta, siamo in vista della croce e di 3 sciatori che ci guardano curiosi dalla loro posizione. Le tracce precedenti si dividono, una segue il filo di cresta su rocce spelacchiate e più esposte, la seconda scende un tratto a salire un ripido canalino nevoso incassato. Seguiamo la seconda ipotesi distanziandoci a dovere, c’è da attraversare la base di un vecchio lastrone da vento, si sa mai. Usciti nuovamente al sole non ci resta che l’ultima, facile, discesa prima di guadagnare la sella nei pressi della cima principale. E’ fatta, ora via ramponi e su gli sci, per la discesa conosciuta.

Ci sarà solo tempo di perdere il Pelle che scende intrepido sulle piste verso Nord dimenticando di aver la macchina esattamente dall’altra parte.. Ma tra imprecazioni e risalita non va molto alla meritata birra!

Omarut e Pelle

Tracciato di cresta

Info utili: traversata interessante, molto varia per le esposizioni e i passagi. Tenere la direttiva di cresta seguendo i bolli affioranti tranne la prima impennata dove si sale verso meridione. Consigliabile avere uno spezzone di corda per un paio di punti esposti sul versante Nord dove si passa con i ramponi sulla roccia (con condizioni di innevamento basso). Per il resto difficoltà alpinistiche limitate, passaggi di I° grado in base alle condizioni nevose. Tempi di percorrenza 1h all’attacco, 1.30/2h la traversata, 0.30 il rientro alla macchina.

2 pensieri su “Traversata invernale delle creste del Gartnerkofel

  1. Bravi ancora! Mi sono complimentato con voi al rientro e vista e letta la vs bella e esauriente relazione non posso che confermarvelo, penso sia una traversata fattibile magari in Primavera e con un po’ di neve in più! Ovviamente solo per chi è esperto di ‘ Misto Aereo ‘ e sa di cosa parliamo . . . In ogni caso vista la attuale situazione davvero una bella soddisfazione, ancora complimenti, Maurizio.

    "Mi piace"

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...