Se c’è una cosa che in Carnia non manca sono le falesie “invernali”, quelle che a dispetto della collocazione geografica offrono nelle giornate invernali soleggiate un terreno fertile per l’arrampicata sportiva.
Tra le principali pareti con queste caratteristiche, una di quelle in cui preferisco arrampicare, vuoi per la tranquillità del luogo vuoi per difficoltà tecnica delle vie inferiore alle altre sorelle, è quella di Raveo del Cuel di Nuvolae.

L’esposizione a S-O rende la parete perfetta per le giornate soleggiate dall’autunno alla primavera. Oltre aprile/maggio può diventare problematico arrampicare sulle vie per la presenza “ingente” di simpatici animaletti striscianti.. Non è raro infatti imbattersi in qualche esemplare di vipera col corno che nonostante la frequentazione umana non ne vuole sapere di vivacchiare qualche centinaio di metri più in la.. Con forte irraggiamento inoltre la parete diventa rovente e il divertimento si perde in un mare di sudore.
Le vie, per lo più di difficoltà comprese tra il 6a e il 6c, sono caratterizzate da un’arrampicata tecnica di placca dove i movimenti si fanno delicati e l’uso dei piedi diventa particolarmente importante.
La frequentazione sempre maggiore della falesia comincia a farsi sentire, rispetto a qualche anno fa la roccia è addomesticata, non più la carta vetrata d’una volta, tuttavia ancora ben lungi dall’essere definita unta.
Il parcheggio per la falesia si raggiunge da Villa Santina seguendo le indicazioni per Raveo, oltrepassato il secondo ponte dopo l’abitato di Esemon, circa 500m più avanti sulla sinistra c’è un grosso spiazzo dove si puù lasciare l’auto. Attraversata la strada il cartello indica il sentiero da seguire e in 5 minuti in salita si è alla base della falesia.
23 vie così suddivise:
1 5b – 1 5c – 3 6a – 4 6a+ – 3 6b – 3 6b+ – 3 6c – 2 6c+ – 1 7a – 2 7a+
Altezza massima 30 metri
Buon divertimento!