06.07.2014
Giornata strana questa, senza troppe certezze a cui aggrapparmi se non le solide prese della parete, a quelle mi so aggrappare bene. Almeno così dovrebbe essere. Vie percorse tempo addietro, accarezzate una delle tante volte con Andrea. Ci penso sull’ultima lunghezza di “Mona senza martel”, sul basamento calcareo della Torre Carla-Maria.
Oggi tiro le somme di un lavoro di “public relations” durato un anno. Sono in macchina alla volta di Collina di Forni Avoltri assieme ad altri 3 frequentatori alpestri, 2 sconosciuti e l’Alpinauta che da amico virtuale è diventato amico fisico, e la cosa non mi dispiace affatto.
C’è chi pensa peste e corna di come tira il vento e sul modo improprio di rapportarsi al prossimo attraverso il web, ho voluto sperimentare “l’internetto” in una maniera più intelligente e proficua. E’ nato un rapporto che spero cresca e porti i suoi frutti con l’andare del tempo. Le passioni comuni ci sono, le montagne anche.
In fila lungo il sentiero che porta al Passo di Volaia guida l’Alpinauta, seguito dall’aitante Alessio e dal silente Robertone; criptico al punto giusto, in grado di infervorarsi al racconto dei passaggi di una falesia o di spendere parole con me su vecchi accadimenti montani che ancora segnano il suo essere di alpinista.
Raggiungiamo la conca del lago di Volaia in mezzo agli escursionisti e ai cani, tira un vento freddo piuttosto fastidioso. La visione della parete del Lastrons del Lago non mi spiazza più di tanto, già immaginavo che potesse esserci parecchia neve a coprire la parte bassa delle vie di arrampicata. Quest’anno va così, luglio arrivato e neve ovunque a Nord.
Di attaccare Nebelsinfonie o Weg der freunde non se ne parla proprio, con le nostre scarpe basse da avvicinamento sarebbe una scivolata assicurata verso lo specchio d’acqua sottostante.
Il tempo minaccioso ci fa tornare sui nostri passi per raggiungere l’attacco delle vie che si sviluppano sul versante meridionale della Torre Carla-Maria, avancorpo del Lastrons del Lago.
A caso ci scegliamo una linea, non serve star molto a pensarci visto anche il vento fastidioso che non accenna a diminuire.
Attacco la via “Alessandra”. 4 lunghezze con un passaggio chiave di 5c o A0. Mi legherò con Luca mentre gli altri saliranno “il Valzer delle tartarughe” più a sinistra.
La salita corre veloce, i passaggi più impegnativi e verticali sono sulla partenza del primo tiro (5b) e alla partenza del secondo (5c-A0). Gli apritori hanno indicato come 6°grado il passaggio chiave. Il resto della via è puro piacere di spalmo, su roccia stupenda rotta solo in alcuni tratti lungo le fessure presenti.
Quanto mi mancava questa sensazione? Uno stato fisico, mentale, il tocco sulla pelle che questo calcare di confine mi regala ad ogni estate.
Saliamo veloci, scendiamo sulle doppie attrezzate alle soste. C’è ancora tempo e voglia di attaccare un’altra via, sulla destra ci aspetta “Mona sensa martel”, più semplice della prima. 4 lunghezze di placca con finale appoggiato su qualche detrito. Sull’ultimo tiro mi sento osservato dai sassi superiori che aspettano di staccarsi e centrarmi per cui scendo velocemente e volentieri alla base della struttura assieme a Luca.
Arriveranno anche gli altri, giornata terminata.
Chi ben comincia è già a metà dell’opera, si suol dire..
Omarut, Luca, Robertone e Alessio






Info utili: le vie delle placche meridionali della Torre Carla-Maria offrono un bel terreno di divertimento; raggiungibili parcheggiando l’auto presso il rifugio Tolazzi oltre il paese di Collina di Forni Avoltri. In 1.30h (tempistiche CAI) si è alla base della parete che si eleva evidente verso destra, sovrastando il sentiero che in traverso va verso il sentiero Spinotti.
Roccia quasi sempre ottima e chiodatura a spit, ravvicinati dove necessario e più lunghi sul facile. Rientro alla base con corda doppia, presente su tutte le soste una maglia rapida allo scopo. Meglio avere le gemelle o una corda da 70m.
In questo settore le vie presentano 4 lunghezze di corda e grado massimo di 5c – prevale comunque il grado 4.

Non ti conosco ancora di persona, ma per come scrivi m’ispiri fiducia…dunque ti lascerò andare ancora via con la mia dolce metà! Mi fido!
Ciao Omarut!!!
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Ahahahahahahahah!! Grande Nadia, ci conosceremo di persona, vai tranquilla! 🙂
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