20.02.2015
C’è una soluzione per chi fa dell’arrampicata su ghiaccio nel periodo invernale la sua principale occupazione e, per impegni lavorativi-familiari-fisici-cosmici, non ha la possibilità di scalare alla luce del sole… La soluzione si chiama “ice climbing Center Mojstrana” e per noi friulani è un’occasione da non perdere..
Mancavo da qualche tempo in questo angolo di Slovenia e tornarci dà sempre belle emozioni.
La sfida più grande, ogni santa volta, è arrivare al parcheggio nei pressi della struttura.. Scarsa illuminazione dei paesi d’oltreconfine, nessuna indicazione e/o cartellonistica e finiamo a percorrere il paesino di Mojstrana in lungo e in largo finchè la lampadina della memoria non mi si accende nel cervello.
Dal parcheggio buio, ricavato in una radura sopra all’abitato, si scorgono già le prime luci. Filtrano tra i rami degli abeti e guidano verso questo piccolo antro dove gli sloveni hanno ricavato una struttura che ha del geniale, al punto da aver ospitato delle gare di Coppa del Mondo.
Oggi solo 2 coppie di autoctoni sono impegnati nella salita di queste pareti di ghiaccio, mi ricordavo ben altri afflussi.. E così ha del piacevole esser qua. Con tre nuovi amici, Luca e l’omino custode del Mondo di ghiaccio. D’incantato v’è solo la location perchè la magia si rompe quando l’omuncolo, anche se in lingua slovena, ci fa capire di sganciare 15€ a testa per farci salire le linee… Cavolo, ai tempi (2/3 anni fa) erano 10€, alla faccia dell’inflazione!
Meglio non pensarci troppo.
Nel piccolo Canyon dove scorre il rigagnolo d’acqua sono state ricavate degli spalti artigianali per assistere alle arrampicate, sulla sinistra c’è la casa dell’omuncolo che non capisco se qua anche ci abiti o no.. Certo, a vedere l’interno, le idee mi si confondono un pò: piccozze, piccozzette, pettini, mozziconi di sigaretta, una stufa a legna, stoviglie, soldi, ramponi a josa, birra (tanta)… un bel vivere insomma! Se al freddo del canyon il tipo si conserva come in congelatore, garantendo 30 anni di vita in più alla sua previsione di longevità, con tutto quello che c’è dentro la stessa si abbassa velocemente di 50 anni. Ma gli sloveni sono nerboruti, gente forgiata e dura, come la ragazza spilunga che tra sbuffi ha già salito 3 linee piuttosto verticali – alla faccia!
Tempo di attacarre e non di tergiversare.
Luca docet, seguiamo una prima linea dalla partenza verticale su colate staccate, poi appoggiato verso il vertice a 25m.
Altro giro su diedro facile, ghiaccio a palline, si arrampica su sfere di vetro.
Altro giro sul verticale, il primo muro che s’incontra dal parcheggio, gli avambracci maledicono la mia scarsa tecnica dovendo sopportare tutto il peso del corpo… Uff..
Altro giro, per la cottura finale, tiro verticale con un passaggio di strapiombo nell’uscita… Fuoco nelle braccia, per oggi sono a posto!
Gli amici bruciano alla stessa maniera, mentre agganciano colonne trasparenti sul lato destro e verticale della parete.
Mi guardo in giro, sopra alla casupola i toni caldi di 2 riflettori illuminano la zona d’arrampicata, sembrano recuperati dalle fotoelettriche della grande guerra. Sotto alle pareti conoidi di frammenti venuti giù, su grossi abeti a cui è stato legato il filo d’acciaio che ci assicura..
E’ uscito l’omuncolo – ha aperto il rubinetto, acqua dall’alto per risanare quanto abbiamo distrutto. Domani il ghiaccio Sloveno sarà pronto nuovamente.
Altro giro altra corsa.
P.S.: Ma è così difficile pensare ad una struttura del genere in Carnia? Sarebbe sempre iper-frequentata… alla fine gli elementi ce li abbiamo: freddo, acqua e teste dure – come in Slovenia 🙂
Omarut, Luca, Denis, Max
INFO UTILI: Mojstrana paese si raggiunge dal valico di Fusine in Val Romana, via Kraniska Gora, in circa 40 minuti da Tarvisio. All’interno del paesetto, oltrepassato il ponte, prendere subito la stretta strada a destra che sale fra le case a lato di un fiumiciattolo. Continuare sulla stessa direttiva finchè la strada si fa bianca e in corrispondenza di un ponte pedonale sulla destra, risale un tornante verso sinistra. Poco sopra, oltre dei campi da calcetto, nei prati sulla destra è ricavato il parcheggio. Alla struttura in 2 minuti seguendo le luci.
Si arrampica obbligatoriamente in Top Rope, per mettere la corda negli ancoraggi c’è un piccolo sentiero che sale sulla sinistra. I golfari sono equidistanti e consentono di provare linee da facili a estremamente difficili, anche per il ghiaccio un pò particolare che si forma. Obbligatorio il casco. Aperto fino alle 22 – 15€ a persona. Altezza della parete fino a 30m.
